Proponiamo un altro film da guardare insieme in famiglia: saimo di fronte ad un film che, utilizzando l'amcizia tra un bambino ed un animale onirico, affronta temi seri e importanti: si
va dal senso della famiglia al potere dell'amicizia, alla crescita
interiore e alla percezione del diverso.
Qui il teaser : Il drago invisibile - promo
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Liberamente ispirato a un altro film Disney per ragazzi del 1977, Elliot il drago invisibile, Pete’s Dragon
si presenta come la rivisitazione contemporanea di una amicizia senza
tempo tra un bambino orfano e indifeso e una creatura leggendaria,
contro cui vige più di un pregiudizio. Se nella versione anni '70
la Disney puntava sulla tecnica mista, mettendo insieme live action e animazione, e inserendo frequenti momenti musical,
nella versione odierna vengono completamente estromessi i riferimenti
musicali e nel realizzare il drago si fa affidamento solo alla computer
grafica. Le sembianze fumettistiche del drago nella vecchia versione,
che già nell’aspetto rivelavano la sua natura bonacciona, sono qui
abbandonate in favore di una connotazione “ferale”, più vicina
all’immaginario collettivo cui è tradizionalmente legato questo animale
mitologico. Nonostante l’aspetto, però, fin da subito la natura di
Elliot si rivela per quello che è, dimostrando la propria amicizia nei
confronti di Pete e prendendosi cura di lui, e manifestando
atteggiamenti ostili solo per difendersi da quegli “adulti” che, dando
per scontato che egli sia una creatura pericolosa e malvagia, si gettano
d’istinto contro di lui nel tentativo di catturarlo.
L’umanità che ritroviamo ne Il Drago Invisibile
non è tanto divisa tra buoni e cattivi, né tra bambini e adulti, quanto
tra coloro che mantengono il cuore spalancato e la mente sgombra da
pregiudizi, e coloro che invece hanno perso la semplicità e la fiducia
dei bambini e si fidano solo di se stessi. Nel primo schieramento
ritroviamo Pete e gli adulti che prestano fede alle sue parole, disposti
a guardare la realtà da una prospettiva diversa da ciò che sembra; del
secondo invece fanno parte coloro che non si fidano, e guardano a Elliot
solo come a un mostro. Tale distinzione però si dimostra nel finale non
del tutto infrangibile: di fronte all’evidente bontà del drago anche i
più convinti sostenitori della sua pericolosità possono cambiare idea.
Il film, pur con qualche debolezza a livello di
intreccio (in alcuni punti manca di originalità, in altri di
verosimiglianza), si presenta come un prodotto curato e piacevole, non
solo per i più piccoli. Anche gli adulti infatti da un lato godranno
delle manifestazioni di stupore dei bambini di fronte ai volteggi di
Elliot e Pete, dall’altro verranno probabilmente colti da una commossa
nostalgia, al ricordo (abbastanza prevedibile e non casuale) del volo di
Atreiu in groppa a Falkor, il drago volante della Storia Infinita, un cult del genere fantastico degli anni '80.
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