Contatti

Amici di Mariele cooperativa sociale onlus | Vicolo Parco sud 2 | 40018, San Pietro in Casale (BO)

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testo

“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

sabato 31 ottobre 2015

Dal 1 al 5 novembre la mostra su Lejeune "Cosa è l'uomo, perchè te ne ricordi" a Cento

Bella ed interessante, la mostra che si tiene a Cento (FE) dal 1 al 5 novembre, è sicuramente tra quelle da non perdere.

Il percorso espositivo mette a tema l’uomo e il suo destino, proponendo un’indagine sulla “natura umana” partendo dalla testimonianza di Jérôme Lejeune, medico e fondatore della genetica clinica, attraverso gli sviluppi di questa disciplina e le più recenti acquisizioni della biologia evoluzionista sul determinismo genetico.  

Jerome Lejeune, ancora giovane medico, scoprì nel 1959 la causa della sindrome di Down e successivamente le cause di altre condizioni genetiche.

Scopo della mostra è anche quello di affrontare in maniera critica e approfondita gli interrogativi che sorgono di fronte ai grandi progressi della genetica avvenuti negli ultimi anni. È possibile visitare la mostra presso l’Open Space Anffas “Coccinella Gialla Onlus” in Via Dei Tigli 2, a Cento (FE).

La mostra chiude giovedi 5 novembre con l'importante incontro con il Prof. Pierluigi Strippoli, responsabile del laboratorio di genomica dell'Università di Bologna e curatore del progetto "Genoma 21" che basa le sue ricerche proprio su quelle iniziate dal Prof. Jerome Lejeune.

lunedì 26 ottobre 2015

Al via la nostra Scuola di Canto Corale aperta a tutti i bambini dai 4 agli 11 anni

“La vita di gruppo (di coro), si sa, è sempre positiva. I bambini imparano ad aiutarsi tra loro, a rispettare le idee ed i gusti degli altri, acquisiscono un certo spirito di sacrificio; imparano a capire che nella vita bisogna anche saper rinunciare a qualche cosa, imparano anche una certa disciplina di studio che può servire loro negli studi scolastici” 
(Mariele Ventre)


La nostra cooperativa sociale Amici di Mariele, fedele agli insegnamenti di Mariele Ventre, ha intenzione di costituire una scuola di canto corale aperta a tutti i bambini dai 4 agli 11 anni.

A tal proposito organizza quattro incontri di prova, propedeutici all'avvio di un corso continuativo che partirà nel prossimo mese di gennaio.


Le giornate sono:  
martedì 3 novembre 2015
martedì 10 novembre 2015
martedì 17 novembre 2015
martedì 24 novembre 2015

dalle ore 14,30 alle ore 16,00

presso Scuola paterna Mariele Ventre
Vicolo Parco Sud, 2 - San Pietro in Casale (Bo) 

La scuola di canto corale nasce anche
grazie alla collaborazione di 

E’ necessario iscriversi preventivamente
Per iscrizioni, info e costi: 
segreteria@amicidimariele.it 
tel. 051 810 126 (dalle 8,30 alle 12,30) 
da lunedì al venerdì 

Docenti: 
Maria Elena Mazzella:
diplomata in Pianoforte, Musica corale e Direzione di coro, Corso superiore di Direzione corale (unico in Italia), Musica antica - 2° livello. Ha seguito corsi di canto gregoriano e vocalità in diversi paesi d'Europa. Ha fondato e dire?o diversi cori e ensemble vocali, tra cui il Coro delle voci bianche del Conservatorio di Ferrara e con essi ha svolto, e svolge tuttora attività concertistica. E' direttrice artistica dell'Accademia corale V. Veneziani di Ferrara ed è docente di Direzione di coro e Composizione corale presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Annamaria Maggese:
diplomata in Pianoforte, Clavicembalo, Musica Corale e Direzione di Coro, Composizione, Musica da Camera per Pianoforte e Organo. Ha pluridecennale esperienza nella didattica del Pianoforte e in generale nella didattica musicale per bambini. Dirige due cori polifonici: "San Giacomo Maggiore" e "InGiroNonDaSoli". E’ responsabile della scuola musicale Il Saltarello. E’ titolare della cattedra di Teoria, Ritmica e Percezione musicale presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.


Perchè un coro:
“Vivere senza la musica si può, come camminare nel deserto... ma chi insegnerà a un bambino ad amare la buona musica lo farà camminare in un giardino pieno di fiori” 
(Z. Kodály)

Il canto corale costituisce uno degli strumenti più importanti per l'educazione di bambini e ragazzi, consentendo lo sviluppo delle loro abilità di base musicali, e non solo, e favorendone una crescita armoniosa e globale. Il progetto ha quindi, come obiettivo, avvicinare alla coralità i bambini in età scolare, offrendo loro l'opportunità di vivere un'esperienza divertente, ma al tempo stesso costruttiva e formativa. Ampio spazio verrà dato a tutte le attività utili per potenziare le capacità musicali innate dei bambini, quali l'orecchio musicale, l'ascolto e discriminazione dei suoni e dei modelli ritmici, la riproduzione vocale per imitazione e la creatività musicale. L'espressione delle emozioni attraverso il canto sarà oggetto di particolare cura, così come la liberazione delle proprie capacità espressive attraverso la ricerca della propria identità vocale. L'apprendimento del linguaggio dei suoni, letto, cantato e scritto, costituirà l'obiettivo più ambizioso di tale progetto e sarà perseguito attraverso l'applicazione dei principi pedagogici di Zoltan Kodály, compositore e didatta ungherese, che dedicò buona parte della sua vita e opera alla elaborazione di un metodo di insegnamento musicale che consentisse anche ai bambini piccoli di imparare a leggere e scrivere la musica. Nel solco di questa tradizione, che riprende la nostra dei tempi di Guido d'Arezzo, auspichiamo che in ogni scuola ogni bambino possa imparare ad amare la musica, affinché essa possa diventare parte integrante della sua vita.

mercoledì 14 ottobre 2015

Troppa paura di dire “no”. Questa è una cultura che non regge il fallimento

Ripubblichiamo un articolo apparso su "La Stampa" di martedì 13 ottobre '15 a firma del professore e scrittore Alessandro D'Avenia che, chi segue questo blog, ormai conosce molto bene.


Qui la versione originale

di Alessandro D'Avenia

«La colpa non è dei maestri, che coi pazzi devono fare i pazzi. Infatti se non dicessero ciò che piace ai ragazzi, resterebbero soli nelle scuole... E allora? Degni di rimprovero sono i genitori che non esigono per i loro figli una severa disciplina dalla quale possano trarre giovamento... essi devono abituare gradualmente i giovani alle fatiche, lasciare che si imbevano di letture serie e che conformino gli animi ai precetti della sapienza... Invece i fanciulli nelle scuole giocano.»  

Questa geremiade appartiene ad Agamennone, maestro sbeffeggiato da Encolpio e Ascilto, giovani protagonisti del Satyricon di Petronio, che rispondono all’ennesima ramanzina del fallito, scappando da scuola e avventurandosi per le vie della città, irte di peripezie che mostrano loro che avrebbero fatto meglio a studiare un po’ di più prima di affrontare il mondo, improvvisando. È il racconto comico di una società decadente, quella neroniana, con una scuola al passo con la decadenza.  

I tempi non cambiano, soprattutto quelli di crisi si somigliano. Così qualche giorno fa, in una scuola italiana, una bambina di prima elementare, annoiata dalla lezione, ha chiesto di andare al bagno ma, passata sotto le sbarre del cancello di ingresso, ha preso la via di casa e in pochi minuti è tornata dalla mamma, sgomenta tanto quanto l’insegnante.  

Di chi sarà la colpa? Dei genitori, degli insegnanti, della scuola, dei ragazzi? Con il senso di colpa non si va lontano, serve invece un po’ di buon senso. Noi insegnanti siamo a volte bersagliati da genitori, che non riescono a sopportare che, nella cultura del successo e della prestazione, il figlio possa fallire: fallito piuttosto sarà l’insegnante che non riesce a fare amare libri e teoremi, e a tenere la disciplina. Ma d’altro canto anche noi abbiamo le nostre responsabilità. Qualche decennio fa la nostra cultura ha eroso lentamente l’autorità, identificandola con l’autoritarismo. Ma con l’acqua sporca dell’autoritarismo avevamo buttato via il bambino dell’autorevolezza. Oggi, forti di un po’ di senso storico e di risultati, siamo chiamati a rifondare l’autorità su altre basi, più stabili. I ragazzi cercano genitori e maestri capaci di porre loro mete e limiti, confrontandosi con i quali, possono provare la consistenza di principi su cui fondare le proprie esistenze ancora informi. Ma se ad essere informe è colui al quale chiedono una forma? 

Abbiamo troppa paura di dire dei no, di porre regole, di proporre mete alte e impegnative, perché i nostri ragazzi potrebbero fallire o perché a quelle mete e quei sentieri non crediamo più. Eppure così cresce una generazione incapace di riconoscere il principio di realtà, affondando nelle sabbie mobili di quello di piacere, che rende tutto un gioco da bambini tiranni, come nel racconto di Buzzati. Ma il gioco è divertente proprio perché ha delle regole, e non perché un tiranno possa rinegoziarle quando perde, altrimenti il gioco si trasforma in farsa. E noi non vogliamo personaggi da farsa come quelli di Petronio, che si perdono sollecitati e manipolati da tutti i piaceri che li allettano, resi letteralmente impotenti dal loro stesso desiderio sempre soddisfatto, incapaci di prendere posizione sulla realtà, in una società divisa - a detta dell’autore antico - in due gruppi «quelli che derubano e quelli che si lasciano derubare»... del futuro, prima di tutto. A genitori e insegnanti, nuovamente alleati, il compito di strappare i ragazzi dalla tirannia del non senso. 

sabato 3 ottobre 2015

Learning Up: presentazione di un percorso per il miglioramento delle attività percettive

 
 
GIOVEDI' 8 OTTOBRE 2015 ORE 20,45
SALA POLIVALENTE SCUOLA MATERNA “SAN LUIGI”
VIA MATTEOTTI 1, SAN PIETRO IN CASALE
 
Un interessante incontro di presentazione del programma Learning Up per il trattamento dei problemi funzionali della visione in genere, legato al trattamento dei problemi di attenzione, difficoltà di apprendimento e rendimento scolastico .
E' importante acquisire una serie di abilità che rendano il sistema della vista capace di comprendere e gestire in modo armonico e preciso il tempo e lo spazio.
Molte sono le abilità visive che servono per far sì che ogni soggetto agisca al 100% della propria potenzialità nel lavoro, nella scuola e nello sport.
Di tutto questo si parlerà in occasione di questa serata la cui partecipazione è aperta a tutti gli interessati.
 
Relatori:

Dr. Luca Baldassarri: Optometrista Responsabile Didattico Associazione VTC Specializzato in valutazione e trattamento dei problemi funzionali di vista, percezione visiva, difficoltà di apprendimento e rendimento scolastico.
D.ssa Sonia La Morgia: Psicologa e Insegnante