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testo

“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

mercoledì 30 novembre 2011

SCUOLA STATALE O SCUOLA NON STATALE? Alcuni contributi

Il tema della scuola statale o non statale è da molti anni al centro di un forte dibattito  che, a volte, ha assunto anche i toni dello scontro ideologico.

Ci permettiamo di evidenziare alcuni tra i più importanti contributi alla riflessione, nella direzione della libertà di scelta, e non tutti provenienti da ambienti ecclesiastici:


Papa Benedetto XVI
(....) L’emergenza educativa è uno dei nodi fondanti del pontificato di Benedetto XVI: già due anni fa, in una Pastorale per la diocesi di Roma, parlò di una vera e propria pastorale dell’intelligenza, da sviluppare nella diocesi. E, a più riprese, ha inteso portare avanti il concetto dell’educazione anche attraverso la scelta scolastica.  (....) Il Papa ha ribadito il concetto , in occasione del X anniversario di fondazione del Centro istituito dalla Conferenza Episcopale Italiana, ha per tema: "Oltre l’emergenza educativa, la scuola cattolica al servizio dei giovani".

Antonio Gramsci
Nel 1918 in un articolo per Il grido del Popolo, Antonio Gramsci scriveva: «Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera, della scuola lasciata all’iniziativa privata e ai Comuni. La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola è indipendente dal controllo dello Stato. (…) Noi dobbiamo farci propugnatori della scuola libera, e conquistarci la libertà di creare la nostra scuola. I cattolici faranno altrettanto dove sono in maggioranza; chi avrà più filo tesserà più tela».

Cardinal Carlo Caffarra 
Leggi l'intero intervento : Seminario FISM Imola, maggio 2010
(...) Anche lo Stato ha una responsabilità. Ma è di natura completamente diversa. Esso non ha, non deve e non può avere un compito ed una responsabilità educativa: sarebbe la dittatura. È accaduto storicamente. Lo Stato ha solo un ruolo sussidiario: favorire l’esercizio della libertà educativa dei genitori, e la libera proposta educativa. Esso deve intervenire in "prima persona" solo quando e solo dove diventa necessario per tutelare il diritto delle giovani generazioni ad essere educate. (...)

Cardinal Giacomo Biffi  
(.....) L'Italia non sarà mai un paese compiutamente democratico fino a che non sarà consentito ai lavoratori cattolici di assicurare ai loro figli una educazione secondo le proprie convinzioni, nelle scuole da loro liberamente scelte.(...)

sabato 19 novembre 2011

LA CRISI: una sfida per il cambiamento


DA COSA POSSIAMO RIPARTIRE?

LA CRISI
SFIDA PER UN CAMBIAMENTO

martedi 29 novembre ore 21,00
Teatro Medica Palace
Via Montegrappa, Bologna
(centro storico)

«Un progresso addizionabile è possibile solo in campo materiale. Nell’ambito invece della consapevolezza etica e della decisione morale non c’è una simile possibilità di addizione per il semplice motivo che la libertà dell’uomo è sempre nuova e deve sempre nuovamente prendere le sue decisioni. Non sono mai semplicemente già prese per noi da altri – in tal caso, infatti, non saremmo più liberi. La libertà presuppone che nelle decisioni fondamentali ogni uomo, ogni generazione sia un nuovo inizio» (Spe Salvi, 24, lettera enciclica di Papa Benedetto XVI, 30 novembre 2007).

Della consapevolezza che sono le decisioni libere dell'uomo a influire sulla realtà e che la realtà ci da anche in questo periodo di crisi importanti esempi di positività ne parleranno:


Giorgio Vittadini 
Presidente 
Fondazione per la Sussidiarietà

Gabriele Del Torchio
Amministratore Delegato 
Ducati Motor Holding Spa

Paolo Cevoli
Autore e attore 
e comico di Zelig

Alessandra Barattini
Responsabile educativa 
"Associazione Amici di Mariele"

incontro a cura 
del Centro Culturale "Enrico Manfredini"
(www.centromanfredini.it)

Ingresso libero
Vi aspettiamo




Giorgio Vittadini, E’ fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, strumento di approfondimento e di sviluppo culturale che svolge attività formative, di ricerca, editoriali e di divulgazione (tra cui www.ilsussidiario.net). Ordinario di Statistica Metodologica presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, è direttore scientifico del Consorzio Interuniversitario Scuola per l’Alta Formazione Nova Universitas. E’ tra i principali ispiratori dei temi trattati al Meeting di Rimini. Ha fondato e presieduto fino al 2003 la Compagnia delle Opere. Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Politecnico e del Comitato Scientifico Milano Expo 2015.


Gabriele Del Torchio, nato a Varese, laureato in scienze economiche e bancarie inizia la carriera presso la Banca Commerciale Italiana. Nel 1975 entra in Sperry New Holland dove arriva ai vertici come ad e presidente. E’ stato successivamente ad e presidente di Fai Komatsu, macchinari da costruzione, amministratore delegato di Cifa un’azienda per l’impiantistica del calcestruzzo. Dal 2000, è presidente e amministratore delegato di APS,Multiutility di Padova (energia, mobilità, ambiente e telecomunicazione. Amministratore delegato di Carraro Group, dal 2003 al 2005, assume la carica di ad del Gruppo Ferretti, società leader mondiale nel settore della nautica da diporto di lusso. Dal maggio 2007 è amministratore delegato di Ducati Motor Holding.

Paolo Cevoli,  nato a Riccione  è un comico italiano che si definisce un imprenditore con l'hobby del cabaret. Dopo varie e diverse attività è arrivato al cabaret di Zelig e al teatro dove oggi è protagonista di uno spettacolo Monologo storico-comico-gastronomico dal titolo "La penultima cena"  

Alessandra Barattini, c'è bisogno di aggiungere qualcosa?

domenica 13 novembre 2011

Appuntamenti per approfondire il tema dell'educazione


Con piacere desideriamo segnalare un bel appuntamento organizzato dalla Scuola Materna parrocchiale "San Luigi" di San Pietro in Casale:

VENERDI’ 18 NOVEMBRE 2011
ORE  20,30
SALA POLIVALENTE “GIOVANNI PAOLO II”
(ASILO PARROCCHIALE)

EDUCARE COME
EDUCARE PERCHE’

RELATORE: DOTT.SSA TERESA MAZZONI


Come potete ben comprendere si tratta di un tema su cui anche la nostra Associazione si sta impegnando e per questa ragione suggeriamo vivamente la partecipazione a questo incontro. Ben consapevoli delle difficoltà che ci sono per organizzare i tempi familiari, ci sentiamo anche di consigliare (se è possibile) la partecipazione di entrambi i coniugi proprio perché la responsabilità educativa è di entrambi.


Stiamo anche continuando gli incontri con i genitori che hanno figli che inizieranno la scuola nel settembre 2012 per proporre la nostra idea di scuola. 
Lunedì scorso abbiamo incontrato molte famiglie a San Pietro in Casale. 
Chi non avesse potuto parteciparvi, o volesse far partecipare ad un altro incontro il proprio coniuge, o ancora avesse amici interessati, potrà utilizzare uno dei due prossimi incontri che sono previsti a:

lunedì 14 novembre ore 21,00
San Venanzio di Galliera,  Sala Scuola materna parrocchiale

lunedì 21 novembre ore 21,00
San Giorgio di Piano, Sala Scuola materna parrocchiale

venerdì 11 novembre 2011

Educare ad un io "veramente libero" e "liberamente vero"

Riportiamo una sintesi della prolusione particolarmente interessante di S.E. Cardinale Carlo Caffarra all'inaugurazione dell’Anno Accademico alla Lateranense avvenuta mercoledì 9 novembre a Roma (da: http://www.zenit.org/article-28609?l=italian )

(....) L’educatore, quindi, è “responsabile della nascita di un io, non semplicemente libero, ma veramente libero perché liberamente vero”. L’educazione non può ridursi alla mera “istruzione”, in quanto al vero educatore non interessa tanto che l’educando “apprenda qualcosa” ma che “diventi qualcuno”. 
Perché l’educazione ritrovi un profilo umano alto è necessaria la testimonianza da parte dell’educatore: essa non è un semplice insegnamento che tocca solo l’intelletto ma deve toccare intimamente la persona. 
La coerenza dell’esempio di vita è una via obbligata per l’educatore. Se questi “contraddice con il suo comportamento ciò che propone, normalmente la sua proposta non ha alcuna forza”. Non si può pretendere che l’educatore non sbagli mai, tuttavia, “riconoscere lo sbaglio è profondamente educativo”, ha osservato il cardinale. Un’altra dimensione della responsabilità dell’educatore consiste nella “responsabilità di testimoniare la verità circa il bene della persona”, come fece Socrate, definito da Caffarra “il primo grande educatore in Occidente perché contro il potere ha testimoniato la verità circa il bene della persona, fino a subire la morte”. 
Tre sono, in definitiva, le responsabilità dell’educatore: 
1) “la responsabilità della nascita di un io veramente libero e liberamente vero”; 
2) “la responsabilità della custodia della verità circa il bene della persona”; 
3) “la responsabilità della testimonianza alla verità circa il bene dell’uomo”. 
Secondo Caffarra, la sorgente di questa triplice responsabilità dell’educatore, è rappresentata – sulla scia di quanto scriveva Romano Guardini – dalla responsabilizzazione dell’educando, considerato nella sua straordinaria unicità. Ed è soltanto l’amore cristiano che permette di cogliere questo aspetto, poiché “l’educazione è un affare del cuore”, ha poi concluso Caffarra, citando San Giovanni Bosco.