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testo

“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

venerdì 20 settembre 2013

Scuola per genitori: i nostri incontri di orientamento familiare

Per iscriversi clicca qui 
L’Adolescenza.
Conoscerla per affrontarne le difficoltà. Insieme.

Per migliorare come coniugi e genitori.


Quando i bambini e le bambine entrano nella fase della pubertà, inizia una fase delicata dove avvengono una serie di cambiamenti che, uniti alle importanti influenze del mondo esterno, possono modificare sensibilmente la loro condotta. 

E' una fantastica possibilità quella di preparare per tempo questo momento che è tra i più delicati del percorso educativo familiare. 

I genitori possono, con l'opportuna formazione, capire quali sono le cause e gli effetti di questi cambiamenti e individuare gli strumenti più adeguati per mantenere una relazione forte ed efficace con i loro figli, senza limitare la loro naturale scoperta del mondo che li circonda, nel quale devono imparare ad essere se stessi.

Ogni corso si svolge secondo la metodologia propria dell’Orientamento Familiare: l’utilizzo di casi reali come punto di partenza per l’analisi degli argomenti proposti.

I genitori hanno così l'opportunità di trasformare tutte le situazioni della vita familiare in occasioni educative. Imparando come fare.

Il dibattito si svolge in due fasi: il piccolo gruppo, dove i casi vengono discussi, e le sessioni generali, dove i casi, guidate da esperti che fanno parte dell’équipe di moderatori di Orientamento Familiare. vengono approfonditi.

Il percorso che proponiamo per crescere insieme, organizzato grazie alla collaborazione con Oeffe, prevede quattro date come sessioni generali:

Domenica 20 ottobre ‘13 (ore 16.30)
L’adolescenza

Domenica 24 novembre ’13 (ore 16.30)
Educare le virtù

Domenica 15 dicembre ’13 (ore 16.30)
Educare l’affettività

Domenica 19 gennaio ’14 (ore 16.30)
Comunicare con l’adolescente

(durata degli incontri: circa 1 ora e mezzo)

Gli incontri sono moderati da Paolo Fontana, Davide Pellegrini e altri formatori specializzati
I casi sono visti in “piccoli gruppi” di 3-4 coppie massimo, che potranno programmare liberamente l’incontro (insieme ad una coppia capogruppo) per prepararsi all'incontro successivo.

La partecipazione al corso ha un costo di € 100,00 a coppia da versare all’avvio del corso, domenica 20 ottobre. Ad ogni coppia verranno forniti materiale e note tecniche di approfondimento per ogni argomento trattato.

Ad ogni incontro generale sarà abbinata un’attività di laboratorio per bambini con l’assistenza di baby sitter.

Se desiderate iscrivervi o comunque siete interessati, segnalatecelo cliccando qui: Compila il breve questionario

sabato 14 settembre 2013

L'Avventura della Scuola, intervista a Franco Nembrini


"La scuola? Importante, certo, ma non è la meta della vita; decisiva è la felicità dei ragazzi". Dialogo tra Franco Nembrini (rettore di un centro scolastico) e una mamma giornalista e scrittrice (Costanza Miriano).

Franco Nembrini è il professore dei sogni, quello a cui tutti i genitori vorrebbero affidare i propri figli. Chiavi in mano. Allora sì che potrebbero smettere di preoccuparsi dei voti e del successo: saprebbero che c’è qualcuno che sa mostrare loro la bellezza della vita come avventura, e del sapere come impresa che serve a questo viaggio. Non per niente è uno che riempie le sale di giovani parlando loro di Dante, altro che Dan Brown.

Vuoi saperne di più su Franco Nembrini? clicca qui

Noi di Credere abbiamo scelto lui, insegnante di storia e italiano, rettore del centro scolastico La Traccia di Calcinate (alle porte di Bergamo), per aiutarci a vivere l’inizio dell’anno scolastico con lo sguardo rivolto nella direzione giusta. Professor Nembrini, gira in rete una foto con la didascalia «primo giorno di scuola»: quattro ragazzini imbronciati, e una mamma che salta di gioia.


Costanza Miriano intervista Franco Nembrini.

Finalmente libera, per qualche ora al giorno. Io non so se sono un caso preoccupante – vietato chiedere un parere ai miei figli in merito – ma per me è esattamente il contrario. In estate sono contentissima di godermi i miei figli, e in più sono esentata dalla tortura quotidiana, la lotta per i compiti: vorrei sempre che fossero di più, e fatti meglio. Mio marito dice che non me ne dovrei occupare. Ha ragione lui, come al solito? 

«Sì, almeno in parte io penso che abbia ragione lui. Sono convinto che uno dei problemi più gravi dei ragazzi di oggi è che non hanno spazi per mettersi alla prova, per rischiare, per sbagliare. Mi sembra che i nostri atteggiamenti verso di loro siano dominati da due sentimenti: la paura e la sfiducia. Abbiamo paura che possa succedere loro chissà cosa, e li teniamo sempre sotto controllo (pensa a che assillo sono diventati i telefonini...); e pensiamo che non siano capaci di fare da sé, e abbiano sempre bisogno della nostra assistenza. E così non si stimano, non si vogliono bene e tutto intorno li conferma in questa non stima. Poi ci stupiamo se crescono dei ragazzi i cui atteggiamenti davanti alla vita sono la paura e la sfiducia!». 

Quando sono andata a ritirare i libri di prima del mio primo figlio ho pensato: va be’, questi sono i libri con i giochi di prescolarizzazione, poi ci diranno dove comprare i libri veri. Mi sembra che oggi l’obiettivo della scuola sia soprattutto di essere simpatica ai bambini, di non metterli davanti a sfide impegnative, di non farli interrogare. Che ne pensi? 

«Ahimè, è vero. Dobbiamo avere il coraggio di affermare che non c’è altro scopo dell’educazione che questo: accompagnare i nostri figli a stare davanti alle circostanze come la grande occasione data a ciascuno per scoprire la propria grandezza, la grandezza del destino buono cui siamo chiamati. Ma proprio questo ci vede tutti, giovani e adulti, di una fragilità sconcertante. Siamo perennemente in fuga dalle circostanze, dalla fatica, dal dolore, dalle ferite che la vita ci offre. Fino a pensare che il nostro compito di educatori sia quello di evitare ai nostri figli queste ferite. Così impediamo loro di crescere e di diventare grandi». 

In terza media a mio figlio hanno fatto una lezione sul preservativo, scelta che è stata approvata da tutti i genitori della classe, tranne noi: l’idea è «non importa cosa fate, basta che non vi creiate problemi, cioè malattie o gravidanze». E anche la scuola viene vissuta un po’ così: i buoni voti a scuola sono per i genitori il certificato che possono stare tranquilli. Se c’è una bella pagella tutto il resto non conta. Ma la scuola ci dice la verità sul ragazzo? 

«No. Anzi, bisogna anche qui fare chiarezza e avere il coraggio di dire che la scuola (e perciò il buon risultato scolastico) non è la meta della vita, ma semplicemente la strada. L’ideale della vita, per noi come per i nostri figli, è quello di essere felici, di conoscere la verità, cioè il senso delle cose, di poter amare davvero sé e gli altri, di sentire utile il proprio tempo e la propria fatica. Lo ha magnificamente ricordato pochi giorni fa papa Francesco ai giovani di Piacenza. E questo si realizza in condizioni molto diverse, secondo strade mai uguali per tutti, valorizzando i talenti, le passioni, le capacità proprie di ciascuno dei nostri ragazzi». 

Tu entri in contatto con molti genitori. Dal tuo punto di osservazione, non ti sembra che ci sia il rischio che i genitori attribuiscano alla riuscita scolastica un valore diverso da quello che ha? Magari una conferma del loro valore come genitori, una polizza di assicurazione sul successo del figlio, un cordone di sicurezza contro le difficoltà della vita? 

«Mi sembra che sia una terribile tentazione di noi educatori quella di confondere la strada con la meta, e pensare che il successo a scuola coincida con il compiersi del desiderio. Ma non è così, e i nostri figli lo sanno. Tanto è vero che ci accusano, magari inconsapevolmente, di proporre loro troppo poco.
Ecco, questa mi sembra essere la scoperta che ho fatto in tutti questi anni vivendo con loro: più la proposta ideale è alta, più il cammino è impegnativo, più diventano capaci di entusiasmo e di grandi sacrifici. Di recente mi ha scritto uno studente (non certo brillante dal punto di vista scolastico) dopo un concerto che ha visto suonare insieme lui, i suoi compagni e i suoi insegnanti: «Da questa sera so che l’Italia non andrà in rovina. Stasera sul palco ero un uomo. Molto più che in cento notti di alcool e di canne. Ora so di poter dare il mio contributo. Lo schifo che mi circonda morirà ai miei piedi. Non mi tirerò indietro».

lunedì 9 settembre 2013

"Famiglia grembo dell'io" - Bologna, 12 settembre. Seminario


“Questo è il paradosso dell’amore fra 
un uomo e una donna: due infiniti si incontrano 
con due limiti; due bisogni infiniti di essere amati
si incontrano con due fragili 
e limitate capacità di  amare…” 

(Rainer Maria Rilke)




Apertura anno scolastico 2013/14

"Famiglia grembo dell’io"



Giovedì 12 Settembre '13 ore 17.00
Teatro Auditorium Manzoni, Via De’ Monari 1/2, Bologna

È un dato di fatto che le famiglie stanno cambiando, ma l’unico modo per poter stare di fronte a questo cambiamento non è ignorarlo o affrontare di volta in volta le urgenze, ma impegnarsi seriamente nel conoscere l’origine e il fondamento della famiglia stessa, unica possibilità che apre al dialogo e al confronto.

Introduce e coordina 
Rossano Rossi, Presidente FISM Bologna

"Verità e bontà della coniugalità"
S. E. Card. Carlo Caffarra

"Maschio e Femmina, a sua immagine li creò"
Costanza Miriano, moglie, mamma, giornalista e scrittrice

"Testimonianza da una famiglia (affidataria e gestore scuola)"
Alessandra Barattini e Valter Brugiolo

Conclude Mirella Lorenzini, Dirigente scolastico

Gli interventi vogliono approfondire la natura propria della famiglia e dei suoi legami e di come questa influisce nell'apertura alla comunità. Riconosciamo la famiglia in sé stessa, nel suo valore e significato:
• chi sono per noi le famiglie che accogliamo quotidianamente?
• quale spazio diamo alla realtà della famiglia?
• come ci muoviamo per incontrarla?
• e per far sì che possa integrarsi nell’istituzione scolastica?

Chi è Costanza Miriano:
Nata 42 anni fa a Perugia e vive a Roma. Sposa e mamma di quattro esseri che sarebbe ottimistico e incauto definire bambini, due di razza maschile e due femminile, un tempo era laureata in lettere classiche, ma attualmente studia le tabelline. Aspirante casalinga, attualmente è giornalista alla RAI,  tg3 nazionale (ma collabora anche con Avvenire e Il Timone). E’ cattolica fervente, e, convinta che in cielo si vada solo per raccomandazione, cerca sempre dei canali preferenziali per arrivare al Capo Supremo. Trova che la messa e il rosario siano quelli che funzionano meglio. Non c’è molto altro da aggiungere al suo curriculum, se non che ha corso varie maratone, il che poi è venuto utile nel gestire una famiglia estrema.  Sposati e sii sottomessa  è il suo primo libro, uscito nel febbraio 2011  edito da Vallecchi. Sposala e muori per lei, il secondo libro, uscito il 19 settembre 2012 è edito da Sonzogno (dal sito di Costanza Miriano)

Chi sono Alessandra Barattini e Valter Brugiolo:
Si, sono loro. Il nostro presidente e la responsabile delle nostre attività educative.




domenica 8 settembre 2013

Con gioia, ripartiamo

Lunedì 9 settembre Casa Dovesi ritornerà a vivere della gioia dei bambini che, con tutto il loro entusiasmo, si cimenteranno nella loro avventura più importante: crescere nella conoscenza e nella responsabilità.
Siamo certi che il Prof. Dante Dovesi, da lassù, gioisce con noi di questa nuova piccola avventura che riparte.
L'appuntamento è, per chi volesse unirsi a noi, lunedì 9 settembre alle ore 8,00 davanti alla Chiesa Parrocchiale per un piccolo momento di preghiera, per poi, insieme, salutare l'avvio di questo nuovo anno