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testo

“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

venerdì 20 maggio 2016

L'Italia al 47° posto nella graduatoria globale del diritto alla libertà di educazione

Mercoledì 25 maggio a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati si terrà il convegno “Libertà di educazione nel mondo. Rapporto globale 2015/16 della Fondazione Novae Terrae e Oidel”. L’evento, che avrà inizio alle ore 15.00, è stato organizzato in collaborazione con Agesc, Cdo Educative, Confap, Fidae e Fism. In vista di questo appuntamento pubblichiamo i primi risultati della ricerca che indicano come il nostro Paese non brilli per libertà educativa.

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Articolo estratto dal sito Italiaoggi : qui l'originale Italiaoggi.it


"Il livello medio globale dei Paesi che rispettano e promuovono il pieno riconoscimento del diritto alla libertà di educazione migliora nel mondo. L'evoluzione più significativa si è verificata in Ecuador, Gutemale, Israele, Islanda, Giordania, Slovacchia e Perù; l'involuzione più preoccupante in Costa Rica, Honduras, Repubblcia Democratica del Congo, Malaysia e Pakistan". Lo afferma il Direttore Generale della Fondazione Novae Terrae, Luca Volontè, che ha reso noti i dati del Rapporto Globale sulla Libertà di educazione nel mondo 2015/2016. Il Rapporto, frutto di più di un anno di ricerca tra la Fondazione Novae Terrae (http://www.novaeterrae.eu/) e l'OIDEL di Ginevra (http://www.oidel.org/) e che ha visto la partecipazione di studiosi ed esperti di tutto il mondo, analizza periodicamente il rispetto e la promozione del diritto della libertà di educazione a livello internazionale e l'evoluzione delle politiche nazionali. "L'Irlanda segna la prima posizione nella graduatoria complessiva sulla libertà e rispetto del diritto all'educazione, tuttavia - spiega Volontè - il Parlamento irlandese sta discutendo e approvando misure restrittive verso le scuole paritarie non statali e nel prossimo Rapporto ci saranno cambiamenti significativi nella graduatoria globale. L'Italia al 47mo posto paga due limiti degli ultimi decenni: riforme troppo frequenti e reale mancanza di libertà di scelta educativa dei genitori". "In piena crescita e ampia diffusione l' 'homeschooling' - sottolinea Volontè, già deputato in diverse legislature -, fenomeno che può essere interpretato sia dal punto di vista dell'inadeguatezza della sistema scolastico rispetto alle esigenze delle famiglie e dei cittadini, sia come sintomo del discredito della educazione formale, sia come strumento di piena libertà e rispetto del diritto dei genitori. Questa modalità è andata crescendo ovunque nel mondo, tranne in Africa e nei Paesi arabi, ma anche in Europa la Svezia e la Germania lo vietano in modo deciso. A nostro avviso, invece, proprio l''homeschooling' è un indice esemplare e significativo della fiducia reciproca tra lo Stato, i genitori e i cittadini".

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