Il tema della scuola statale o non statale è da molti anni al centro di un forte dibattito che, a volte, ha assunto anche i toni dello scontro ideologico.
Ci permettiamo di evidenziare alcuni tra i più importanti contributi alla riflessione, nella direzione della libertà di scelta, e non tutti provenienti da ambienti ecclesiastici:
Papa Benedetto XVI
leggi l'intero intervento "Oltre l’emergenza educativa, la scuola cattolica al servizio dei giovani"
(....) L’emergenza educativa è uno dei nodi fondanti del pontificato di Benedetto XVI: già due anni fa, in una Pastorale per la diocesi di Roma, parlò di una vera e propria pastorale dell’intelligenza, da sviluppare nella diocesi. E, a più riprese, ha inteso portare avanti il concetto dell’educazione anche attraverso la scelta scolastica. (....) Il Papa ha ribadito il concetto , in occasione del X anniversario di fondazione del Centro istituito dalla Conferenza Episcopale Italiana, ha per tema: "Oltre l’emergenza educativa, la scuola cattolica al servizio dei giovani".
Antonio Gramsci
da "il Sussidiario" Basteranno le scuole virtuose a sconfiggere l'eredità del centralismo?
Nel 1918 in un articolo per Il grido del Popolo, Antonio Gramsci scriveva: «Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera, della scuola lasciata all’iniziativa privata e ai Comuni. La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola è indipendente dal controllo dello Stato. (…) Noi dobbiamo farci propugnatori della scuola libera, e conquistarci la libertà di creare la nostra scuola. I cattolici faranno altrettanto dove sono in maggioranza; chi avrà più filo tesserà più tela».
Cardinal Carlo Caffarra
Leggi l'intero intervento : Seminario FISM Imola, maggio 2010
(...) Anche lo Stato ha una responsabilità. Ma è di natura completamente diversa. Esso non ha, non deve e non può avere un compito ed una responsabilità educativa: sarebbe la dittatura. È accaduto storicamente. Lo Stato ha solo un ruolo sussidiario: favorire l’esercizio della libertà educativa dei genitori, e la libera proposta educativa. Esso deve intervenire in "prima persona" solo quando e solo dove diventa necessario per tutelare il diritto delle giovani generazioni ad essere educate. (...)
Cardinal Giacomo Biffi
leggi l'intera omelia: Omelia 1 maggio '97, festa del Lavoro, Cattedrale S, Pietro Bologna
(.....) L'Italia non sarà mai un paese compiutamente democratico fino a che non sarà consentito ai lavoratori cattolici di assicurare ai loro figli una educazione secondo le proprie convinzioni, nelle scuole da loro liberamente scelte.(...)
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