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“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

martedì 6 dicembre 2011

ELENA UGOLINI: Scuole pubbliche e paritarie ‘all’italiana’

CONTI VERI ED... ELVANA
da “Il Resto del Carlino”,  24 Novembre 2011
(ripubblicato sul Notiziario parrocchiale di San Pietro in Casale, domenica 27 novembre 2011)

Insegnanti, genitori, studenti delle scuole paritarie dell’Emilia Romagna dovrebbero esultare per la notizia dei 45 milioni di euro arrivati alle scuole ‘private’. Insegnanti, genitori, studenti che frequentano le scuole statali e comunali dovrebbero essere furibondi per la notizia di soldi ‘sottratti’ all’istruzione ‘pubblica’. 
Che peccato vedere sempre chiamare le cose con nomi equivoci senza mai cercare di andare in profondità. Siamo in un momento di crisi economica, le risorse sono poche e, come diceva Hanna Arendt: «una crisi ci costringe a tornare alle domande; e si trasforma in una catastrofe solo quando noi cerchiamo di farvi fronte con giudizi preconcetti». Quanto costa uno studente di scuola media allo stato? 7688 euro l’anno. 
Quanto costa un ragazzo di scuola media paritaria allo stato? 87,49 euro . Quanto costa uno studente di scuola superiore statale allo stato? 8108 euro all’anno. Quanto costa uno studente di scuola superiore paritaria allo stato? 50,50 euro all’anno. Che cosa risparmia lo stato per ogni studente che frequenta la scuola paritaria? Calcolarlo è molto semplice e vorrei evitare di farlo per rispetto all’intelligenza dei lettori. I genitori che mandano i figli alle scuole paritarie hanno degli aiuti o degli sgravi fiscali? No. Una scuola secondaria di primo e secondo grado se è paritaria quanto riceve all’anno per uno studente portatore di handicap? 2000 euro, il  corrispondente di un’ora la settimana con un docente di sostegno, a prescindere dalla sue necessità. In questa situazione chi vince? Chi perde? 
Quando nel 1991 Elvana, una ragazza albanese, interessata ad iscriversi al liceo economico europeo che avevamo appena aperto, non si era resa conto di essere entrata all’interno del portone ‘sbagliato’, quello di una scuola paritaria in cui avrebbe dovuto pagare una retta, quel portone avrei dovuto chiuderglielo in faccia ? No. Non l’ho fatto perché non era giusto. 
Ho alzato il telefono ed ho chiesto aiuto ad un amico, Enea Montanelli, che mi ha dato una borsa di studio per poterle permettere di frequentare la mia scuola. Il nostro Paese guarda all’Europa per tutto, ma non per questo: l’Olanda, la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, la Finlandia, hanno un sistema scolastico veramente plurale, in cui le scuole autonome, gestite da enti di diritto pubblico o privato hanno la libertà di scegliere gli insegnanti, vengono valutate per l’efficacia del loro lavoro e possono essere scelte liberamente dalle famiglie, senza discriminazioni. 
Siamo sicuri che non serva una riflessione profonda sulle condizioni generali che potrebbero migliorare il sistema scolastico italiano nel suo complesso ? Siamo sicuri che la scuola statale che riceve il 99% dei finanziamenti del bilancio dello stato sia in crisi per quell’1% che va alla scuola paritaria? 

Elena Ugolini (*)

(*) Elena Ugolini, nata a Rimini nel 1959, coniugata con quattro figli, laureata con lode in Filosofia nell’Università di Bologna dal 1993 è dirigente scolastico del liceo e della scuola secondaria di I grado “M. Malpighi” di Bologna. Nel 1998 ha fatto parte della Commissione dei saggi” istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Dal 28 novembre scorso è sottosegretario all'Istruzione nel Governo presieduto da Mario Monti.

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