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“Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera,

lasciata all’iniziativa privata e ai comuni.

La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola

è indipendente dal controllo dello Stato”

Antonio Gramsci, Grido del Popolo, 1918

martedì 26 aprile 2016

Il bambino e le stelle marine



Per cambiare il mondo basta iniziare 
da qualche parte


Fonte: una bella storia che circola sul web


Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Il vento gelido trafiggeva l'acqua e la sollevava ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.


Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placo e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa. Il fenomeno molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupee televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marie erano quasi immobili e stavano morendo.


Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare.
Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All'improvviso il bambino lascio la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con piccole mani tre piccole stelle di mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi torno indietro e ripeté l'operazione.


Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: "Ma che fai piccolino?"


"Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia" rispose il bambino senza smettere di correre.


"Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!" - gridò l'uomo. "E questo succede su centinaia di altre spiaggie lungo la costa! Non puoi cambiere le cose!"


Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".


L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. 
Vedendoli, altri due si tolsero le scarpe e cominiciarono a buttare in acqua le stelle marine. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, fino a migliaia di persone che buttavano stelle di mare in acqua.

sabato 9 aprile 2016

L'educazione è un casino. Ma è così da mo'

"Piantiamola di farci del male. 
L'educazione è un casino.
Ma è così da mo'"

Smettiamola di lamentarci e lavoriamoci su!

Franco Nembrini, 
educatore 
e fondatore della scuola La Traccia


Citazioni per dimostrarlo con un gioco: a che periodo pensi risalgano?

1)"La nostra gioventù ama il lusso,
è maleducata,
si burla dell'autorità e non ha alcun rispetto degli anziani.
I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano
quando un vecchio entra in una stanza,
rispondono male ai genitori, in una parola: sono cattivi"
 

2)
"Non c'è più alcuna speranza
per l'avvenire del nostro paese
se la gioventù di oggi prenderà il potere domani,
poiché questa gioventù è insopportabile,
senza ritegno, terribile"
 

3)
"Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico,
i ragazzi non ascoltano più i loro genitori:
la fine del mondo non può essere lontana"


4) 

"Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore.
I giovani sono maligni e pigri,
non saranno mai come la gioventù di una volta;
quelli di oggi non saranno capaci
di mantenere la nostra cultura"



 
Qui vedi l'intervento:  "L'educazione è un casino da mo'"




Qui le risposte:

1) Socrate (470 a.C.),
2) Esiodo (720 a.C.),
3) Un sacerdote dell’antico Egitto (2000 a.C.)
4) Iincisione su un vaso di argilla dell’antica Babilonia (3000 a.C.)