
“Che cosa volete, figlioli?”
Quello che era evidentemente il loro capo si fece avanti: “Vogliamo che la Chiesa…”
Il santo vescovo li ascoltò pazientemente, poi ad un certo punto alzò
la mano. “Sì, sì, credo di avere capito. A questo punto penso che sia
meglio che queste che cose le chiediate direttamente a Dio”.
Si
levò un mormorio di sorpresa. “Ma… disturbarlo per…” Ma il vescovo fece
un cenno con la mano a liquidare l’obiezione e si avviò con passo
deciso. Gli altri lo seguirono.
Dio stava potando delle viti nel
suo giardino. “Sì, un attimo, ho quasi finito.” Recise un ultimo ramo e
poi si sedette su un muretto. “Allora, forza, parlate” disse, con fare
affabile.
Si fece avanti il capo del gruppo. “Signore, ecco,
noi… vorremmo che permettessi l’uso di anticoncezionali…”. Disse, quasi
farfugliando.
Dio scambiò un’occhiata con il vescovo. “Certo, lo permetto”.
Un mormorio di sorpresa si levò tra i presenti, che cominciarono a scambiarsi pacche sulle spalle.
“C’è altro, vero?” disse Dio.
“Ecco, vorremmo che fossero permessi anche i rapporti omosessuali…”
“Sono permessi”, disse Dio.
Da alcuni degli astanti si levarono degli “Olè”.
“E anche i rapporti al di fuori del matrimonio…”
“Accordàti”, fece Dio.
“La masturbazione…”
“Certo”
“L’aborto…”
“Come no. Ma aspettate, è inutile che vi sforziate di esprimerlo in parole, tanto lo posso leggere in voi cosa vorreste fare”.
Li guardò, uno per uno. “Vorreste fare del sesso quando vi va e con chi
vi va? Lo permetto. Anche con dei bambini? Sì, lo permetto. Vorreste
impossessarvi dei beni di chi secondo voi ha troppo? Lo permetto. Della
donna, dell’uomo di un altro? Lo permetto. Anche con la forza? Con la
menzogna? Lo permetto. Volete uccidere chi non sopportate? Permetto
anche questo”.
Man mano che Dio parlava, tutti ad uno ad uno tacquero.
Dio si alzò. “Io permetto tutte queste cose. Le permetto già. E dovreste saperlo, visto che già le fate. Tutte”.
Si avvicinò, e fissò negli occhi il loro capo. “Ma quello che non posso
fare è dire che tutte queste cose vi renderanno felici. Non posso
proprio farvele bastare. Perché io ho fatto voi uomini in un’altra
maniera.” Mentre parlava sorrideva, un sorriso triste.
“Non solo
il fare tutte queste azioni non vi basterà, ma vi renderà ancora più
infelici, perché sono proprio il contrario del modo in cui vi ho fatto”.
Il leader del gruppo abbassò lo sguardo. Dio gli posò una mano
sulla spalla. “Vi ho fatti in una certa maniera, e nemmeno io posso
farvi in maniera diversa senza disfarvi del tutto. Nel fondo del vostro
cuore voi non volete le cose che avete chiesto: chiedete delle cose che
pensate colmino quella sete che avete, ma non sono le cose giuste. Sono
le cose che qualcuno che odia voi e me vi ha suggerito proprio sapendo
cosa vi succederebbe”.
Si rivolse a quelli dietro. “Voi, che già
le fate, ditemi, vi hanno resi felici, o ancora più disperati e
famelici? Cosa è successo, come conseguenza di quelle azioni? Quale
tristezza e schifo hanno generato?” Nessuno parlò. “E quindi,” proseguì
Dio, “cosa vorreste che io facessi? Che, nonostante quello che siete,
quello che è, io vi dessi il permesso di sentirvi giustificati qualsiasi
cosa facciate? In maniera da accusarmi anche di questo? Bene, il
permesso di farlo ve l’ho dato. E ve l’ho dato fin dal principio. Si
chiama libertà. Ma avete anche qualcosa d’altro, dentro, cioè la
conoscenza di cosa sia bene e cosa sia male. E nemmeno io posso
togliervela, perché ve la siete presa assieme alla libertà”.
Si
accostò al vescovo, passò il braccio attorno alle sue spalle bianche e
lo strinse a sé. “Il vostro vescovo vi può ricordare cosa io stesso ho
detto ai vostri padri. Cos’è che può rendervi felici. Ma, se non lo
posso io, neanche lui può cambiare la vostra natura”.
“Cos’è che può renderci felici, allora?” Chiese il capo del gruppo.
“Già lo sai.” Disse Dio “stare qui assieme a me”.
A questo punto, il silenzio era totale. Neanche si sentivano più gli
uccellini tra i rami del giardino. Poi, uno ad uno, i presenti si
voltarono e se ne andarono.
Alla fine rimasero solo Dio e il
vescovo. Il vescovo sospirò.
“Credi che l’abbiano capito, stavolta?”
Chiese, rivolgendosi a Dio.
Dio si strinse le spalle. “Come tutte le altre volte. Ma una cosa la sanno, anche se ogni volta sembrano scordarsene”.
Il vescovo si girò verso Dio. “E qual è?”
Rispose Dio “Che io li amo”.
Dal sito : berlicche
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